Colonna vertebrale

PATOLOGIE E TRATTAMENTI

Scopri tutte le patologie del gomito trattate dal Dott. Mario Menna. Per ogni patologia troverai una sezione dedicata con spiegazione della sintomatologia e le possibili modalità di trattamento utilizzabili.

Patologie

Dorso curvo giovanile

COS’È IL DORSO CURVO GIOVANILE?

Per dorso curvo o ipercifosi si intende un dismorfismo che frequentemente colpisce gli adolescenti, caratterizzato dall’accentuazione sul piano sagittale della fisiologica cifosi dorsale, ovvero una delle tre curve fisiologiche del rachide (lordosi cervicale, cifosi dorsale e lordosi lombare) che devono essere presenti affinché la colonna vertebrale abbia uno sviluppo armonico. Può essere dovuta a lassità legamentosa ed insufficienza della muscolatura paravertebrale (ipercifosi astenica) che sono correggibili, ma anche ad una patologia dei nuclei epifisari dei corpi vertebrali che consentono, durante la crescita, l’accrescimento del corpo vertebrale anteriormente e lateralmente. In quest’ultimo caso si parla di malattia di Scheuermann, un’osteocondrosi vertebrale in cui le vertebre si deformano ed alla radiografia latero/laterale assumono la forma di un cuneo ad apice anteriore e di conseguenza una esagerata curvatura dorsale non correggibile se il paziente prova ad assumere la stazione eretta. L’ipercifosi astenica colpisce maggiormente il sesso femminile tra gli 8 e i 12 anni mentre quella osteocondrosica colpisce prevalentemente il genere maschile dopo i 12 anni di età.



È sempre richiesta l’esecuzione di una radiografia del rachide vertebrale in toto. La diagnosi differenziale è clinica; si chiede al paziente di provare a raddrizzare il rachide verso l’alto. Se la manovra è possibile, significa che il paziente ha una ipercifosi di tipo posturale o funzionale; l’impossibilità depone invece per una alterazione anatomica permanente ovvero una ipercifosi strutturata.

Sintomatologia


L’ipercifosi astenica, generalmente è la forma più lieve e può essere asintomatica mentre nella malattia di Scheuermann è presente dolore in regione dorsale o dorso lombare a causa dell’iperlordosi lombare compensatoria che aumenta durante l’attività sportiva o se si assume una postura seduta o eretta prolungata e recede con il riposo. Le scapole possono essere avamposte e rivolte verso il basso e può associarsi un’abnorme tensione della muscolatura del collo e delle spalle.

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Trattamenti

Trattamento conservativo

Fino a che il paziente non ha completato l’accrescimento, deve essere monitorato con controlli clinici e radiografici periodici. Di fondamentale importanza in questa fase è la fisioterapia mirata al potenziamento ed al trofismo della muscolatura paravertebrale del rachide in toto al fine di alleviare il mal di schiena. Nei casi più gravi, oltre alla fisioterapia si applica un corsetto antigravitario (ad es. Boston o Lionese) oppure per dorso curvo (Milwaukee). Dirimente ai fini del trattamento è la misurazione dell’angolo di Cobb (angolo che si ottiene tracciando due rette tangenti rispettivamente alle limitanti della prima ed ultima retta colpite da scoliosi). In linea di massima si interviene con la sola fisioterapia fino a 45°-50°, con corsetto fino a 60°, con gesso seguito da corsetto fino a 65°.

Trattamento chirurgico

Nei pazienti con malattia di Scheuermann che presentano un angolo di Cobb superiore ai 75° oppure nei pazienti con intensa sintomatologia dolorosa che non hanno avuto beneficio dopo il trattamento conservativo si valuta l’intervento chirurgico di artrodesi intersomatica per via anteriore, posteriore o combinata che consiste nel riallineamento e nella fusione delle vertebre interessate al fine di ridurre il grado della curva ed eliminare il dolore.

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Atteggiamento scoliotico,

cifotico e lordotico

COS’È L’ATTEGGIAMENTO SCOLIOTICO, CIFOTICO E LORDOTICO?

L’atteggiamento scoliotico, cifotico e lordotico rappresenta una deformità in genere transitoria (paramorfismo) della colonna vertebrale, dovuta a posizioni scorrette ed atteggiamenti posturali viziosi. L'atteggiamento scoliotico si manifesta tra i 10 ed i 13 anni ed è caratterizzato da una deviazione laterale della colonna vertebrale sul piano frontale senza rotazione dei corpi vertebrali; l’atteggiamento cifotico si manifesta tra gli 8 e i 12 anni ed è caratterizzato dall’aumento della curva fisiologica dorsale a convessità posteriore che ne determina una postura con il dorso curvo. L’atteggiamento lordotico è un'accentuazione della curvatura fisiologica lombare a convessità anteriore, che determina un'anomala prominenza dell'addome. Le cause vanno ricercate nella scarsa attività fisica e in posture scorrette mantenute per anni.

Sintomatologia


Essendo paramorfismi dovuti ad atteggiamenti posturali viziosi correggibili, monitorando con visite di controllo periodiche il paziente ed eseguendo quest’ultimo una adeguata fisioterapia, difficilmente possono determinare dolore anche in considerazione del fatto che la curva non progredisce una volta che il processo di crescita si è arrestato.

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Trattamenti

Trattamento conservativo

Il trattamento conservativo si basa sulla pianificazione di visite di controllo regolari in associazione alla fisioterapia che prevede il rinforzo della muscolatura paravertebrale, la correzione degli atteggiamenti posturali viziosi ed una rieducazione posturale globale.

Trattamento chirurgico

 Il trattamento chirurgico non è indicato per questo tipo di patologie.

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Disturbi della
deambulazione

COS’È IL DISTURBO DELLA DEAMBULAZIONE?

  La deambulazione è data da una successione ciclica di movimenti ritmici e armonici del corpo umano in quello che viene definito ciclo del passo. Per ciclo del passo si intende il periodo che intercorre tra due appoggi successivi dello stesso piede sul terreno  L’alterazione della deambulazione o il suo disturbo, è definito claudicazione o zoppia. Esistono differenti tipi di zoppia: zoppia di caduta o anserina, in caso di  displasia dell’anca o di insufficienza dei mm. glutei che causa l’inclinazione del bacino dal lato opposto a quello dell’arto di carico (fenomeno di Trendeleburg); zoppia di fuga, quando un arto è dolorante e il paziente cerca di mantenere il minor tempo possibile l’appoggio su di esso; andatura spastica, ossia un'andatura rigida con trascinamento del piede causata da ipertono unilaterale dei muscoli della gamba per lesione del 1° motoneurone; andatura propulsiva, caratterizzata da postura rigida e curva in avanti, tipica del M. di Parkinson in fase avanzata; deambulazione atassica, caratterizzata da andatura instabile, scoordinata; deambulazione con caduta del tronco dal lato dell’arto ipometrico; deambulazione a steppage per paralisi o ipostenia dei muscoli pretibiali e peronieri e deficit della dorsiflessione; claudicatio intermittens, nei soggetti affetti da arteriopatia obliterante degli arti inferiori, caratterizzata da dolore al polpaccio durante la deambulazione che si allevia con il riposo; andatura falciante, tipica dei soggetti con emiparesi dovuta a ictus ischemico.

Sintomatologia


Il dolore è il peggior nemico della postura; in condizioni fisiologiche, non esiste volontarietà nel cammino se non nel suo avvio, nelle variazioni di percorso o nella decisione di arrestarsi. Tutti i movimenti avvengono in maniera automatica, mentre in caso di dolore o patologie, una delle fasi del passo è alterata e si realizzano schemi di movimento e di reclutamento muscolare diversi o soluzioni posturali, allo scopo di compensare il deficit. Solitamente il dolore insorge durante la deambulazione e si placa col riposo. In caso di importante differenza di lunghezza degli arti inferiori, avremo una evidente zoppia che può provocare difficoltà nella deambulazione e la corsa nonché fratture agli arti in caso di cadute.

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Trattamenti

Trattamento conservativo

Il trattamento iniziale è sempre conservativo e varia in base all’eziologia (neurologica, muscolare, vascolare, ossea o articolare) e alla gravità del quadro clinico. È molto importante una rieducazione allo schema del passo associata a ginnastica propriocettiva, rieducazione neuromotoria ed una rieducazione posturale globale. Può essere utile la somministrazione di antinfiammatori per alleviare il dolore. In caso di zoppia determinata da eterometria degli arti inferiori, è possibile utilizzare un rialzo interno o esterno alla scarpa per migliorare la camminata e la corsa ed alleviare l’eventuale dolore alla schiena che può manifestarsi in seguito all’eterometria.

Trattamento chirurgico

In caso di fallimento del trattamento conservativo o per correggere una specifica causa che determina un disturbo della deambulazione, si può intervenire chirurgicamente. Nei bambini in crescita è possibile equalizzare le lunghezze delle gambe (se l’eterometria è > 3 cm) eseguendo l’intervento chirurgico di epifisiodesi che consiste nel posizionare placche e viti ai lati della cartilagine di accrescimento dell’osso più lungo; questo rallenterà o bloccherà la sua crescita. Una volta che la gamba più corta ha raggiunto l’altra, la placca e le viti vengono rimosse. Un'altra opzione chirurgica consente di allungare l’arto più corto. Viene ancorato all’osso un fissatore esterno che nel tempo viene meccanicamente allungato (fissatore di Ilizarov).

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