Instabilità della caviglia

COS’È L’INSTABILITÀ DELLA CAVIGLIA?

L’instabilità cronica di caviglia può essere determinata da una condizione costituzionale di lassità legamentosa ma più spesso è la conseguenza di uno o più traumi distorsivi sottovaluti o non trattati. Le distorsioni di caviglia interessano soggetti di qualunque età e non necessariamente sportivi. In più dell’80% dei casi è interessato il compartimento esterno della caviglia ed in base all’entità della lesione ed ai legamenti interessati vengono classificate in lievi, moderate e gravi. In una piccola percentuale di casi, l’instabilità della caviglia può non essere causata da una rottura dei legamenti (instabilità meccanica) bensì essere il risultato di altre patologie (instabilità funzionale) come una lesione dei tendini peronieri (che decorrono lungo la parte esterna della caviglia) o un tendine di Achille eccessivamente breve.

 
 

Sintomatologia

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L’instabilità di caviglia determina sintomatologia dolorosa e gonfiore sulla parte esterna della caviglia che si accentuano se si deambula su terreni accidentati o si svolge attività sportiva.

 

Trattamenti

 

Trattamento conservativo

L’instabilità di caviglia deve sempre essere trattata inizialmente conservativamente con riposo, crioterapia, farmaci antinfiammatori non steroidei e scarico dell’arto interessato; successivamente può essere intrapresa la fisioterapia per il recupero della propriocezione e della forza muscolare al fine di prevenire le recidive

Trattamento chirurgico

Il trattamento chirurgico è riservato a quei pazienti che non hanno avuto beneficio dopo almeno 3 mesi di trattamento conservativo e riferiscono dolore ed instabilità persistenti, invalidanti per la vita quotidiana del paziente. Le opzioni chirurgiche possono includere l’artroscopia per ricercare l’eventuale presenza di lesioni della cartilagine, corpi mobili intra articolari in associazione alla ricostruzione dei legamenti lesionati mediante una mini-incisione antero-laterale alla caviglia ed utilizzando anche delle ancorette che, fissate sul malleolo peroneale, permettono agevolmente grazie ai fili cui sono collegate, la sutura/ritensionamento dei legamenti danneggiati. Dopo l’intervento chirurgico viene posizionato gambaletto gessato e divieto di carico per 15 giorni; al 15° giorno viene rimosso il gambaletto e posiziono tutore tipo Walker per 30 giorni sempre con divieto di carico; Seguirà deambulazione con tutore tipo Walker e bastoni canadesi e carico parziale sull’arto operato. Una volta rimosso il tutore, inizierà un periodo di riabilitazione per recuperare articolarità, forza muscolare e coordinazione motoria.

 

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