Le infiltrazioni con acido ialuronico: la viscosupplementazione

 
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L'iniezione intra-articolare di acido ialuronico è nota anche come viscosupplementazione, in riferimento alle proprietà visco-elastiche di questa sostanza.

L’acido ialuronico è il componente principale della cartilagine articolare ed è una molecola che in natura viene sintetizzata dalle cellule sinoviali; pertanto è una sostanza che già si trova all’interno dell’articolazione artrosica seppur in minor misura per via del processo patologico in atto. Di conseguenza le infiltrazioni di acido ialuronico sono assolutamente sicure e scevre da rischi.

L’indicazione principale al suo utilizzo è l’artrosi delle articolazioni. Altre indicazioni sono le infiammazioni tendinee specialmente della cuffia dei rotatori della spalla.

L’acido ialuronico è una lunga molecola rettilinea e presenta una particolare consistenza viscosa che lo rende un’ottima sostanza lubrificante dell’articolazione. Presenta inoltre una minima capacità di nutrimento della cartilagine articolare ancora sana ed una blanda capacità antinfiammatoria. Quest’ultima può essere amplificata dall’utilizzo contemporaneo di cortisone che infatti viene spesso associato alle infiltrazioni di acido ialuronico.

Ovviamente l’acido ialuronico non ha nessuna capacità rigenerativa sulla cartilagine articolare mentre svolge un’azione prettamente meccanica di lubrificazione della cartilagine stessa, riducendo significativamente l’evoluzione dell’artrosi essendo quest’ultima una patologia degenerativa cronica della cartilagine articolare.

Esistono in commercio numerose formulazioni di acido ialuronico e si differenziano tra loro per il rispettivo basso, medio o alto peso molecolare.

Un acido ialuronico ad alto peso molecolare ha un effetto meccanico e riempitivo e tende a rimanere in articolazione per più tempo prima di degradarsi, fino a sei mesi, tant’è vero che solitamente è cosigliato di eseguire al massimo due cicli l’anno. Per rendere meglio l’idea, prediligo un alto peso molecolare nell’infiltrazione di un’articolazione artrosica perché ho bisogno di un effetto riempitivo e lubrificante mentre se mi trovo di fronte ad un’articolazione infiammata o ad una tendinite preferisco utilizzare un acido ialuronico a basso peso molecolare in quanto ha un minore effetto lubrificante e meccanico dell’ articolazione ma un maggior effetto antinfiammatorio.

Nella mia personale esperienza ho riscontrato risultati più che soddisfacenti sia per quanto riguarda il miglioramento dell’articolarità e della funzionalità motoria, sia per quanto concerne la notevole riduzione nell’utilizzo di farmaci antinfiammatori da parte del paziente e di conseguenza una riduzione della spesa sanitaria nonché degli effetti collaterali legati al loro utilizzo. Si tratta di una procedura veloce (durata 15’ circa) che permette al paziente, almeno nell’immediato, di evitare l’intervento chirurgico ed in tal senso, la letteratura mondiale è concorde nel riconoscere i benefici dell’acido ialuronico nel paziente che presenti un artrosi di grado lieve-moderata oppure nel paziente non operabile per la giovane età e/o che presenti delle comorbilità. In ogni caso comunque permette di procrastinare l’intervento chirurgico.