Cellule Staminali
Mesenchimali (MSC)
derivate dal tessuto adiposo

 
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Per definizione le cellule staminali mesenchimali (MSC) sono cellule pluripotenti in quanto possono differenziarsi in diversi tipi di cellule relativamente al sito in cui vengono innestate. Il tessuto adiposo veniva usato già nella prima guerra mondiale per guarire le ferite dei soldati. Un secolo più tardi, i ricercatori hanno scoperto che il grasso è uno dei tessuti adulti più ricchi di cellule mesenchimali staminali.

Il tessuto adiposo e il midollo osseo sono ricchi di cellule staminali. Le principali caratteristiche biologiche delle cellule staminali mesenchimali (MSC) è la loro capacità sotto opportuni stimoli di differenziarsi in adipociti, osteociti e condrociti (cellule adipose, ossee e cartilaginee). È stata anche dimostrata una potente attività antinfiammatoria.

Queste cellule sono in grado di rispondere agli stimoli di un tessuto sofferente rilasciando molecole come fattori di crescita e citochine anti-infiammatorie e favorire cosi il naturale processo di guarigione tissutale. L’innesto articolare delle cellule staminali autologhe prelevate dal tessuto adiposo (generalmente dell’addome) del paziente stesso è sicuramente il trattamento più moderno e promettente delle patologie della cartilagine articolare e dell’artrosi, soprattutto nei pazienti in cui l’acido ialuronico e/o l’utilizzo del PRP sono risultati inefficaci. Sono contenute nella frazione stromale vascolare del tessuto adiposo con il vantaggio di un prelievo meno invasivo e quindi associato a minore morbilità rispetto alle cellule mesenchimali ottenute dal midollo osseo. Qualora impiantate in articolazione, possono trasformarsi in cellule cartilaginee e quindi favorire la rigenerazione della cartilagine stessa.

Recentemente è stato scoperto che il tessuto adiposo è molto più ricco di cellule staminali del midollo osseo. Inoltre il prelievo delle cellule staminali dal tessuto adiposo è molto semplice, assolutamente non invasivo e consente di ottenere un numero elevatissimo di cellule staminali che possono essere utilizzate per la rigenerazione cartilaginea. Infine, il tessuto adiposo che contiene le cellule staminali e che viene iniettato in articolazione, ha una notevole capacità lubrificante, molto maggiore di quella dell’acido ialuronico, tale da consentire un miglioramento immediato e imponente del dolore e della limitazione funzionale. Questo trattamento di prelievo e innesto di cellule staminali lipo-derivate può essere eseguito in qualsiasi ambulatorio chirurgico in anestesia locale. Attraverso un’incisione puntiforme di circa 3 millimetri ed una sottile agocannula, mediante liposuzione, il tessuto adiposo viene prelevato dall’addome e processato mediante l’utilizzo di un kit sterile mono-uso che, con un apposito lavaggio e filtraggio, elimina le parti inutili (eventuali gocce di sangue e/o anestetico precedentemente iniettato) e isola le cellule staminali, e successivamente iniettato nell’articolazione. Il paziente è allo stesso tempo donatore e ricevente. Come detto, il tessuto adiposo iniettato in articolazione presenta una enorme capacità lubrificante dell’articolazione tale da concedere un immediato effetto benefico di tipo meccanico, con risoluzione immediata del dolore e recupero del movimento articolare. Presenta inoltre un’alta concentrazione di cellule staminali che hanno lo scopo di “trasformarsi” in cellule cartilaginee per la rigenerazione appunto della cartilagine articolare.

Quindi, non fattori di crescita del PRP che dovrebbero “risvegliare” le cellule cartilaginee danneggiate dall’artrosi, ma nuove cellule sane che sostituiscono, nel giro di qualche settimana/mese quelle malate. Il trattamento viene utilizzato in Italia solo dal 2016 ma già sono stati pubblicati i primi risultati clinici e soprattutto istologici che confermano la reale capacità rigenerativa di questo vero e proprio trapianto di cellule staminali. Può essere tranquillamente utilizzato in tutti gli stadi dell’artrosi ed in tutti i pazienti prima dell’intervento di sostituzione protesica.